Ulisse Sartini è un pittore contemporaneo di fama internazionale. Siete pronti a conoscere i segreti della sua arte.
‘L’arte contemporanea è un mondo vasto e variegato, in cui ogni artista ha la sua voce unica da far risuonare. Uno di questi artisti che ha catturato l’attenzione del pubblico e degli esperti d’arte è Ulisse Sartini, conosciuto anche come “l’artista dei papi”. La sua opera affonda le radici nella tradizione artistica italiana, ma si evolve in una visione moderna che sfida le convenzioni e cattura l’immaginazione.
L’Artista dei Papi
Nato a Ziano Piacentino, Ulisse Sartini, giovanissimo, si trasferisce a Milano. Qui diventa allievo di Luigi Comolli, discente di Segantini. Nell’arte del Maestro è chiaro il suo amore per la ricca tradizione artistica italiana, in particolare per il rinascimentale. Sartini non si limita a emulare i grandi maestri del passato. Li rielabora in modo innovativo per esprimere il suo punto di vista personale sulla religione, la politica e la società. In molti lo hanno definito “l’Artista dei papi”. Questo per la sua capacità di mostrare il vero io delle figure religiose più importanti del secolo. In diverse interviste, l’artista contemporaneo ha ricordato che tra i momenti più salienti della sua carriera ci sono gli incontri con S.S. Giovanni Paolo II e S.S. Benedetto XVI. Fu il cardinale Agostino Casaroli a presentare Sartini in Vaticano, dove venne esposta una delle sue opere più importanti: Il Ritratto di papa Giovanni Paolo II.
Il Percorso Artistico di Ulisse Sartini per il Vaticano
Nel 2005 a seguito dell’elezione di papa Benedetto XVI, la Fabbrica di San Pietro commissionò all’artista il primo ritratto di Sua Santità. Tale avvenimento denota l’importanza per la chiesa di voler proseguire una tradizione artistica centenaria tra le mura del Vaticano. Il loro profondo legame con Sartini, dimostra che è il pittore contemporaneo perfetto, in grado di portare alla luce l’essenza dei grandi uomini della Chiesa. Questo primo ritratto di S.S. Benedetto XVI venne esposto per la prima volta nel Braccio di Carlo Magno, alla mostra “500 Anni della Fabbrica di San Pietro”. Dopo la santificazione di Giovanni Paolo II, nel 2014, Sartini venne chiamato da diverse istituzioni religiose. Questo per realizzare ritratti di importanti figure ecclesiastiche come Santa Teresa di Calcutta e San Josemaria Escrivà de Balaguer.
Lo stile di un grande pittore contemporaneo come Ulisse Sartini
Una delle caratteristiche distintive delle opere di Sartini è l’uso del chiaroscuro. Questa tecnica enfatizza il contrasto tra luce e ombra per creare un senso drammatico e misterioso. Allo stesso tempo riesce a far risaltare le figure ritratte. Questo stile visivo contribuisce a enfatizzare le emozioni e le tensioni nelle sue opere, dando vita ai personaggi e alle scene che dipinge. Basti pensare anche all’opera realizzata dopo l’insediamento di papa Francesco. Il ritratto, realizzato in un tondo di 137 cm di diametro preparatorio di un mosaico per la Basilica di San Paolo fuori le mura, mostra Sua Santità sorridente ed estremamente espressivo. L’opera porta lo spettatore a concentrarsi sulla figura del Santo Padre e a fruire della sua aurea di pace. Il Maestro lo santifica, ma allo stesso tempo lo avvicina a chi ne osserva i tratti.
I ritratti di San Giovanni Paolo II, San Giovanni XXIII e S.S. Pio XII
Tra le opere che hanno riscosso maggior consenso dal pubblico sono sicuramente il dittico dei santi papi, del 2014, e il ritratto di Pio XII, del 2016. Il dittico fu sponsorizzato dall’Unicef e dimostrò la capacità di Sartini di arrivare al cuore di chi fruisce dell’opera. I ritratti furono ampiamente apprezzati grazie alla loro espressività. Stessa espressività che ritroviamo in S.S. Pio XII, lavoro richiesto dalla nipote, donna Orsola dei principi Pacelli. Il ritratto mostra il Santo Padre in posa con le mani giunte, mentre dietro di lui, una finestra aperta, ci mostra la meraviglia della cupola di San Pietro. Nonostante l’impostazione tipicamente rinascimentale, il quadro non risente della staticità della composizione. Pio XII ci accoglie con uno sguardo profondo ma allo stesso tempo ospitale.
Ulisse Sartini pittore contemporaneo e la Fede
L’artista nasce all’interno di una famiglia molto religiosa, che cresce i propri figli con amore e con uno sguardo attento alla fede. Sartini conserverà sempre questo rapporto con le sue radici. Porta con se gli insegnamenti dei suoi genitori, anche quando approda a Milano. Negli anni Sessanta giunge all’interno di circoli artistici estremamente bohemien. Nonostante i suoi genitori fossero contrari alla sua carriera artistica, Sartini prosegue per la sua strada. non solo per dimostrare a tutti che si può vivere di arte, ma anche esporre al mondo la sua bravura e il suo modo di esprimersi.
L’eredità di Ulisse Sartini
L’eredità di Ulisse Sartini nell’arte contemporanea è in continua evoluzione. Il suo lavoro continua a ispirare e a sfidare artisti, critici d’arte e spettatori in tutto il mondo. La sua capacità di fondere la tradizione artistica italiana con l’innovazione contemporanea è un segno distintivo della sua carriera artistica. La bravura del Maestro è quella reinterpretare la tradizione artistica italiana. In un contesto contemporaneo è un testamento alla forza dell’arte nel trasmettere idee e sfidare il pensiero convenzionale. L’eredità di Sartini nell’arte contemporanea è destinata a perdurare. Il suo lavoro continua a influenzare e a stimolare coloro che lo osservano.