E’ un ritrattista.
Non certo ritrattista comune, dipendentemente dalle sue qualità disegnative e coloristiche.
Va detto, per le seconde, che è un aristocratico colorista: aristocratico anche per i nobili e spiccanti soggetti, nobilitati dalle gamme tonali che sono ben coniugate nelle immagini e per il disegno che è deposto nelle mani: il punto più difficile della resa delle parti anatomiche, nella ritrattistica.
La maniera pittorica di Sartini (splendida maniera, quella di un vero maestro, forse l’unico che con tal quale capacità operi in Italia) dipende dal realismo molto fine, di somiglianza e carattere, in un genere di pittura che le somiglianze ed ha le mani – il punto meno facile nella pittura di rispecchio sartiniano – che si esprimono addirittura in un linguaggio variato di bellezza e finezza.
In verità è impossibile trovare un pittore così spiccatamente dotato.
Anche ampie tele sono esposte, con una verità figurativa meritevole di plauso; anche di formato medio ne ha esposto l’artista e dipinti detto ognuno <<Embriocosmo>> vere forme astratte, ma di argomento bello, parascientifico.
Una mostra, questa che si consiglia d’esser visitata.