ULISSE SARTINI

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L’Ultima Cena di Ulisse Sartini: un capolavoro contemporaneo

Se conoscete l’Ultima Cena di Leonardo, non potete non ammirare il capolavoro di Ulisse Sartini: celebrazione del maestro rinascimentale

 

Nel vasto panorama dell’arte contemporanea, poche opere hanno il potere di catturare l’immaginazione e
suscitare emozioni profonde quanto il dipinto “L’Ultima Cena” di Ulisse Sartini. Quest’opera, creata con
maestria e carica di simbolismo, rappresenta un’interpretazione audace e innovativa del capolavoro di
Leonardo da Vinci.

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Contestualizzazione storica

L’Ultima Cena è uno dei soggetti più affascinanti e iconici nella storia dell’arte, spesso reinterpretato da
numerosi artisti attraverso i secoli. Tuttavia, la versione di Sartini si distingue per la sua audacia
nell’approccio e la sua capacità di fondere tradizione e contemporaneità, aggiungendo anche un forte
simbolismo. Nell’era contemporanea e nell’effervescenza di nuove espressioni artistiche, Sartini si propone
di offrire uno sguardo fresco e stimolante a uno degli eventi più significativi della storia cristiana.

La critica e la narrazione

Sartini, con il suo pennello maestoso, dà vita ai personaggi dell’Ultima Cena in modo unico. L’opera,
inaugurata il 23 marzo del 2016, viene subito molto apprezzata dalla critica. Il 29 ottobre dello stesso anno
viene esposta nell Basilica Centrale di Piacenza ed acquistata meno di un anno dopo, nell’aprile del 2017,
dal Duomo di Piacenza, nella Cappella di S.Caterina e S.Orsola. Non è solo una rappresentazione di figure
sacre, ma una riflessione sulla diversità e la complessità dell’umanità. Gli apostoli non sono ritratti in modo
stereotipato, ma come individui con emozioni, sogni e preoccupazioni. Questa scelta audace trasforma il
dipinto in una narrazione umana più ampia, sottolineando la rilevanza dell’evento oltre i confini della
tradizione religiosa.

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L’ambiente

Sartini realizza l’opera in un anno o poco più. Egli crea un ambiente che cattura l’attenzione e aggiunge
profondità alla narrazione. L’ambientazione è un mero sfondo ad una storia che si racconta da sola. Le mani
dialogano tra di loro e animano di movimento la scena, in cui ogni personaggio si mostra luminoso e pronto
a raccontare una propria storia. Dettagli minuziosi, come la disposizione dei piatti e gli sguardi dei presenti,
trasportano gli spettatori direttamente nel cuore del momento cruciale che sta per svolgersi. Il pubblico
riesce così a concentrarsi non solo sulla figura del Cristo, ma su tutta la scena raffigurata, da destra a
sinistra.

Ultima Cena - Ulisse Sartini

Simbolismo e Iconografia

Come in ogni grande opera d’arte, L’Ultima Cena di Sartini è ricca di simbolismo. Ogni dettaglio è stato
attentamente ponderato per trasmettere significati profondi. Lo sfondo è Embriocosmo che presenta le
dodici stelle rappresentanti le dodici tribù di Israele, nonché la presenza di Maria. Ai piedi del tavolo,
invece, troviamo il cagnolino che rimanda alla parabola di cananea, la palma simbolo del martirio e il catino
che ricorda la lavanda dei piedi. Sartini invita gli osservatori a esplorare la sua opera, a cercare significati
nascosti e a interpretare la scena attraverso le loro prospettive uniche.

Il dinamismo del pittore contemporaneo Ulisse Sartini

Ulisse Sartini dimostra la sua abilità tecnica attraverso l’uso innovativo della pittura. La sua tecnica mista,
che combina elementi tradizionali con approcci moderni, aggiunge dinamismo e profondità all’opera. I
dettagli finemente dipinti si fondono con elementi pittorici e raffigurazioni più liberi, creando un contrasto
visivo che cattura l’attenzione e stimola l’immaginazione.

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Ulisse Sartini e la contemporaneità

L’Ultima Cena di Ulisse Sartini è molto più di un dipinto; è un’esperienza sensoriale che sfida le convenzioni
e invita gli spettatori a riflettere sulla loro comprensione dell’arte e della spiritualità. Attraverso la sua
interpretazione audace e il suo approccio innovativo, Sartini dimostra che anche le opere più iconiche della
storia possono essere reinventate per parlare alle generazioni future. L’Ultima Cena non è solo un omaggio
a un evento storico, ma una dichiarazione sulla vitalità dell’arte nel XXI secolo.

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