Scoprite insieme a noi alcune delle opere più famose del pittore contemporaneo Ulisse Sartini, tra Rinascimento e contemporaneità.
Ulisse Sartini è un pittore contemporaneo tra i più innovativi del nostro tempo. Le sue opere si distinguono per il loro stile unico ed espressivo. Il pittore porta in auge le sue influenze, soprattutto rinascimentali, contribuendo così ad arricchire il panorama artistico contemporaneo.
Embriocosmo
Si tratta della perfetta sintesi tra fede e scienza. L’Embriocosmo, di cui Sartini realizzerà diverse serie, è una delle opere più pure e importanti della sua carriera artistica. L’opera che si mostra come un mondo in divenire dai forti chiaroscuri, tendenti al viola con sfumature ocra e bianche e spazi completamente neri come l’abbisso, porta con sè un significato profondo: una visione univoca della realtà. Una realtà che è immanente e trascendente che non si ferma mai, come l’universo inesplorato, in cui circonferenze e luci dense, materia e ombre si fondono in un tuttuno. Si tratta di un’opera che condensa il tutto in un’unico spazio, il tutto e il nulla, la materia e l’immateria, l’immenso e il definito.
L’Ultima Cena
In L’Ultima Cena, 2016, Sartini offre una reinterpretazione moderna e provocatoria di Leonardo da Vinci. L’inaugurazione avviene nella Sacrestia del Bramante della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Un ruolo fondamentale lo giocano le mani degli dodici apostoli. Si muovono in diverse posizioni animando la scena. Le dita si muovono come se stessero danzando e regalano dinamicità al quadro. Mostra un embriocosmo con le dodici stelle rappresentanti le dodici tribù di Israele e la presenza della Vergine Maria. Nella parte inferiore del quadro ci riporta alla storia del Cristo. Il cagnolino ci parla della parabola di cananea, il catino della lavanda dei piedi, la palma al martirio. Osservando con attenzione l’opera, i dettagli sono importantissimi: tra i discepoli, ad esempio, nel volto di Giuda vi è il ritratto di Sartini. Egli decide di mettere a nudo la sua anima: si mette in discussione, come tutti gli uomini dovrebbero fare.
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Omaggio all’Uomo vitruviano
Leonardo è chiaramente una figura centrale nell’arte di Sartini, con le sue sfumature, la sua prospettiva, le sue tecniche estremamente avanzate per i secoli che furono. Un esempio da seguire ed elogiare, ma non con banalità. Ciò si vede soprattutto in Omaggio all’Uomo vitruviano. Qui Ulisse inserisce una delle opere più importanti di Leonardo da Vinci all’interno di un suo embriocosmo. L’Uomo Vitruviano raffigura un uomo in due posizioni sovrapposte, con le braccia e le gambe estese, inscritto sia in un cerchio che in un quadrato.
Questo disegno simboleggia l’armonia tra l’essere umano e l’universo, basandosi sui principi descritti da Vitruvio, l’antico architetto romano. L’opera è inserita in questo spazio infinito e ordinato da una parte che però non può essere interamente mostrato, un qualcosa in divenire, come alla fine è l’opera di Leonardo: un’eredità che non smettiamo di voler scoprire.
Maria Callas
Ulisse Sartini è profondamente legato anche al mondo della lirica. Basti pensare ai ritratti di Maria Callas. La prima versione del 1980, è al Museo Teatrale alla Scala. La cantante è in un interno grigio, con dietro un paesaggio quasi metafisico. A mezzobusto, vestita di scuro e con un importante collana di perle al collo. Lo sguardo della donna si presenta triste e profondo verso lo spettatore, con sullo sfondo, una camelia rosa e uno spartito di Medea di Cherubini, uno dei suoi cavalli di battaglia. La seconda versione è dei primi anni Novanta al Teatro della Musica Megaron di Atene. Stavolta è immersa in colori bruni, sullo sfondo un sipario teatrale con una veduta della Grecia. L’ultima versione risale al 2005, al Teatro La Fenice di Venezia. Qui è accomodata su di una sedia, avvolta in un abito rosato cangiante e con in braccio due barboncini, Tea e Toy.
Benedetto XVI
Nel 2005 viene eletto papa Benedetto XVI. Quell’anno la Fabbrica di San Pietro commissiona a Sartini il primo ritratto del Santo Padre. Si tratta di un tondo di grandi dimensioni in cui viene raffigurata Sua Santità a mezzobusto, sorridente, con vesti preziose, ma non eccessive. Il suo fare è espressivo e rilassato e accoglie lo spettatore con serenità. L’opera venne esposta per la prima volta nel Braccio di Carlo Magno.
Ulisse Sartini pittore contemporaneo
Ulisse Sartini ha guadagnato notorietà per la sua abilità nel reinterpretare la tradizione artistica italiana. Ciò unendo lo stile contemporaneo e rinascimentale. Ogni sua opera racconta una storia unica e offre una visione innovativa sulla religione, la politica e la società.